Da: "Ufficio Stampa_M.Argentario" A: Oggetto: Intervento Consigliere Corsi Data: martedì 22 giugno 2004 13.27 COMUNE DI MONTE ARGENTARIO Riceviamo dal Consigliere Comunale del Gruppo Casa della libertà per l'Argentario, Hubert Corsi. Apprendo dalla stampa che esisterebbe un accordo segreto con Nazzareno Alocci. Solo chi pratica una politica levantina può mettere in giro voci del genere che non hanno alcun fondamento. L’occasione di questa precisazione mi consente di fornire un giudizio sullo sfortunato risultato della lista Casa della Libertà per l’Argentario che ho avuto l’onore di capeggiare. Una lista nata dal nulla ed all’ultimo momento, dopo cinque anni di assenza da parte di una classe dirigente appena degna della massa di consensi che alle politiche si riversa sui partiti della Casa della libertà, ha raggranellato 1573 voti. Pochi per la qualità e generosità dei candidati, pochissimi se si confronta il dato con le europee, ma forse troppi per il vuoto politico – amministrativo alle spalle dei simboli dei partiti. Appena si esce dalla robustezza del messaggio nazionale e della sua leadership, e si incrociano i temi dello sviluppo locale la gente avverte la fragilità della rappresentanza, l’assenza di coordinamento, la mancanza di risposte adeguate e si rifugia in una sommersa trasversalità per la tutela dei propri interessi. Senza un’efficace ed impegnata classe dirigente locale il diffuso malcontento per l’immobilismo di una sinistra, bravissima ad elencare i problemi collettivi senza risolverli, si condensa in liste civiche autoreferenziali che protestano istintivamente contro i partiti per trasformarsi, alla fine, nel sostegno più efficace alla continuità. Questo è accaduto all’Argentario dove la mia candidatura è servita ad aggregare un gruppo di persone serie e capaci che si sono lealmente impegnate nella campagna elettorale in nome dei partiti e degli ideali in cui credono. Nonostante sia stato tentato con molta insistenza non è stato possibile aggregare al progetto di possibile cambiamento la lista civica “Le Voci”. Mancanza di una lucida consapevolezza delle difficoltà o altro? Il tempo è buon giudice e ci fornirà la risposta. E non posso nemmeno (col senno di poi) nascondere l’impressione che la mia improvvisa candidatura abbia rotto giochi che sembravano già fatti ed, in ogni caso, da taluni ambienti sia stata percepita come un rischio per essere estranea alla complessità tentacolare dei rapporti locali dove spesso gli ideali cedono il passo a meno nobili, ma più concreti scambi per superare quotidiane difficoltà. Un grande amministratore francese dell’800 annotava nelle sue memorie :”Ho speso trenta milioni in sistemi fognari di cui nessuno mi ringrazierà mai (…) ma se si trattava di opere che riguardavano singoli personaggi allora correvano tutti”. I francesi hanno dominato l’ Argentario per pochi anni, ma evidentemente tutto il mondo è paese. E’ vero. Le divisioni all’interno dei partiti (Forza Italia, Alleanza nazionale, Nuovo Millennio) hanno aperto falle nella nostra imbarcazione, in compenso molti autorevoli personaggi si sono spesi per dare una mano. Li ringrazio come ringrazio gli elettori che ci hanno votato. Tutto sommato è stata una bella esperienza. Da non ripetere. E tuttavia il vero problema politico non sono queste considerazioni che potrebbero sembrare uno sfogo autoconsolatorio. Il problema autentico che la politica deve risolvere è quello di ripristinare un clima di fiducia tra classe politica locale e cittadini. La lista Alocci, che ha conquistato la maggioranza relativa, è risultata non gradita al 71% dei votanti. Sono rarissime le giunte uscenti (anche sconfitte) che abbiano raggiunto una percentuale così bassa di consensi. Ciononostante il meccanismo elettorale e l’incapacità delle liste concorrenti a trovare un accordo il più possibile unitario le ha consentito di ottenere il 65% dei seggi in consiglio comunale. La legge per garantire una maggioranza solida regala dei seggi, ma non può regalare la fiducia della gente. E’ questo l’autentico problema del neo sindaco Nazzareno Alocci al quale desidero rinnovare i migliori auguri di buon lavoro nell’interesse della comunità. Scegliere pigramente la continuità della vecchia giunta (bocciata dal voto) ignorando il forte messaggio emerso dalle urne sarebbe un grave errore. Occorre il coraggio di interpretare il voto cambiando gli uomini e rivedendo i programmi. E tuttavia sarebbe troppo comodo impartire lezioni agli altri senza prima guardare al proprio interno. Credo che all’interno della Casa della libertà (non solo per l’Argentario) debba essere fatta molta chiarezza per ritrovare una strategia condivisa ed una conseguente efficacia operativa, altrimenti le prossime scadenze potrebbero riservare risultati ancora più deludenti. Hubert Corsi Consigliere Comunale Gruppo Casa della Libertà per l’Argentario Porto S.Stefano, 22 giugno 2004